PA7A

Osio Sotto, Bergamo
In collaborazione con Paola Ratti

Il fabbricato occupa il lotto di testa della nuova lottizzazione denominata PA7 nel paese di Osio Sotto, nell’immediata periferia di Bergamo.

La condizione di maggior specificità dell’intervento è rappresentata dal contrasto tra la particolare conformazione del lotto (allungato e stretto), la cospicua volumetria complessiva e l’elevato numero di alloggi, prevalentemente di taglio medio piccolo, richiesti dalla committenza.

Il progetto prevede il disegno di un volume che si adatta alla forma del lotto e si caratterizza per la distribuzione a ballatoio, per il basamento al piano terra e per l’arretramento in facciata degli appartamenti all’ultimo piano.

Queste soluzioni, rivolte al controllo delle proporzioni, consentono di alleggerire la presenza del volume nel contesto.

In corrispondenza dell’ingresso al lotto, l’attacco a terra dell’edificio viene svuotato a favore di un’ampia zona comune, libera e aperta. Qui è collocato uno spazio per lo svago dei bambini affacciato sul giardino: è composto da un interno delimitato da vetrate a tutt’altezza, e da uno spazio esterno protetto dallo sbalzo del volume in aggetto che lo sovrasta.

Una scala disposta in senso longitudinale al fabbricato, collega gli spazi comuni del piano terra ai ballatoi che distribuiscono gli appartamenti ai diversi piani.

Una “pelle” verde delimita la scala e i ballatoi offrendo un fondale verde a chi percorre il viale interno alla lottizzazione. È costituito da piante che si estendono dal giardino comune sino alla copertura lungo una maglia di cavi fissati ad un’orditura di pali metallici.

Questa singolare soluzione “a ballatoio” non deriva da alcuna sorta di rievocazione del passato o dalla re-interpretazione di tipologie tipiche del territorio, ma risponde essenzialmente alla necessità di risolvere al meglio la relazione tra il programma funzionale richiesto e le specifiche caratteristiche del contesto.

Al fine di migliorare le proporzioni del fabbricato, gli appartamenti dell’ultimo piano sono arretrati rispetto alle facciate e sfruttano la copertura come terrazza; grazie al rivestimento delle loro facciate in legno e metallo, assumono il carattere di volumi accessori e leggeri semplicemente posati sulla copertura: in questo modo si delinea la presenza di un volume principale, appoggiato su basamento, e di corpi accessori posati su di esso che ne riducono la percezione volumetrica.