SP21 Conference & Meeting Area

Sakthi Portugal SP21 Iron
Águeda, Aveiro Portugal
Fotografie: Francesco Craca

L’intervento si inserisce nel processo di costruzione di un nuovo grande stabilimento nel centro del Portogallo dedicato esclusivamente alla produzione di componenti per il settore automotive.

Nell’imminenza del completamento della nuova unità industriale, la committenza si attiva per sviluppare programma e progetto delle due aree predisposte al suo interno per le funzioni amministrative e di controllo che, nonostante l’avanzamento dei lavori, sono rimaste prive di definizione.

Una di queste aree è posizionata nel centro dello stabilimento, isolata dall’esterno, mentre l’altra è predisposta lungo il perimetro del fabbricato in corrispondenza dell’ingresso per il personale tecnico, amministrativo e dei visitatori.

L’area centrale è dedicata alle unità interne (tecniche e amministrative), mentre il settore più vicino all’ingresso viene destinato all’incontro con i visitatori e alle attività collettive e di formazione.

In un caso, quindi, è necessario realizzare spazi di lavoro dedicati, permanenti, e proporzionati alle diverse unità interna mentre, in questa seconda sezione, si intende garantire estrema flessibilità e variabilità di utilizzo.

Per garantire questa flessibilità è stato elaborato un sistema di arredi che permette la rapida trasformazione degli spazi: prevede l’utilizzo di strutture metalliche, derivate e modificate da modelli standard, associabili a piani di lavoro personalizzati, con dimensioni diverse, che con grande facilità possono essere smontati, sostituiti e assemblati dando vita a diversi layout funzionali.

Per evidenziare la natura modulare e di libero assemblaggio degli elementi, i piani dei tavoli sono rifiniti in linoleum in quattro diverse colorazioni.

Lo spirito essenziale dell’intervento nasce proprio da questa diversificazione funzionale e dalla diversa relazione che questi due settori hanno con l’ambiente esterno.

Il settore più interno, infatti, si caratterizza per la presenza di isole di lavoro permanenti realizzate con elementi accentuatamente robusti e imponenti, mentre in questo caso il concept dell’allestimento è improntato alla leggerezza e flessibilità.

Il progetto definisce un abaco con le possibili modalità di utilizzo e di allestimento di ogni spazio: comprende, ad esempio, la trasformazione delle sale riunioni in spazi per il lavoro temporaneo di equipes esterne, oppure la trasformazione della grande sala in auditorium, riunioni o spazio per ricevimenti.

L’intervento cerca di bilanciare la fredda atmosfera di questi spazi, introducendo materiali con finiture calde e opache, come nel caso del legno e del linoleum, e inserendo piante in idrocultura all’interno degli arredi fissi, e il marmo in corrispondenza dell’area ricevimento.

Nella sala attesa, ad esempio, il mobile contenitore contiene al suo interno un piccolo gruppo di piante rampicanti che in poco tempo si estenderanno sino al soffitto. La parete verde che si andrà formando sarà utile a conferire l’intimità adeguata allo spazio convivio-relax che questo arredo separa dall’ingresso.

Per agevolare le operazioni di montaggio dei diversi layout al variare delle circostanze, si è ricavato all’interno dell'”auditorium” un deposito per tutti gli elementi componibili non utilizzati, ognuno di essi numerato, e un pannello con la rappresentazione di tutti gli allestimenti possibili previsti dal progetto.

Questo spazio è delimitato semplicemente da una grande tenda che grazie al suo tessuto e alla sua tonalità sgargiante in contrasto con lo spazio caratterizza l’ambiente e ne migliora le condizioni acustiche.